lunedì 25 luglio 2011

Un mondo ristretto



Di solito si parla delle Rete come di un fenomeno aperto, accessibile a tutti, tendenzialmente democratico. Non mancano però i segnali che indicano che, a lungo andare, anche il Web tenderà a rispecchiare sempre di più le dinamiche sociali della società "reale". Uno di questi può essere l'esistenza di siti come A Small World http://www.asmallworld.net/, dove gli appartenenti a una sorte di èlite, per reddito e stile di vita, si ritrovano per consigliarsi ristorati, posti per lo shopping, locali alla moda. Al momento i menbri di questa comunità ristretta sono circa 300.000. Si entra solo per invito e una volta registratisi, può capitare di chattare con Naomi Campbell, Quentin Tarantino o Emanuele Filiberto di Savoia. L'eta media dei frequentatori si aggira sui 35 anni, quindi tutti giovani rampolli di famglie altolocate, più qualche manager. A small world (Asw, per gli amici), è nato nel 2004 dalla mente di Erik Wachtmeister, figlio di un ambasciatore svedese abituato a muoversi negli ambienti mondani. L'iscrizione è gratis; il sito si sostiene con la pubblicità. Di lusso, ovviamente.

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